Sempre della VITA parliamo.
La Ragione da sola non può spiegare tutto. Questo è pacifico.
Fior di scienziati, astronomi ecc. hanno avuto ragione per anni, o addirittura per secoli, e poi si è scoperto che avevano torto.
Nella Fede, invece,le questioni non si risolvono in termini di "ragione" o "torto", ma nell'intreccio dei termini storici e metafisici dell'eterno divenire umano.
La Fede annulla i tempi e gli spazi.
Si guarda pur sempre allo stesso argomento, la vita, da un angolo di visuale diverso [quante volte si è sentito dire "tu hai fede (credi) in Dio, io invece ho fede (credo) nella Ragione" o viceversa?].
Ora, con gli occhi della fede, secondo me - ma lo dico con profonda umiltà e consapevolezza della mia capacità assolutamente ordinaria, mi rifaccio a menti eccelse ed illuminate, come ad esempio il Dalai Lama, al di fuori dei fanatismi e dell'ottusa ingoranza che imperversano da sempre, e sempre hanno avvelenato e devastato l'Umanità - tutte le religioni, le correnti di pensiero, le filosofie di tutti i tempi e di tutte le latitudini portano rivoli d'acqua ad un unico catino e qui si intravede, si immagina, si spera, si ipotizza,l'essenza della Divinità.
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Qualche giorno fa mi è capitato di sentire una signora che, comodamente sdraiata su una panca, al parco, indottrinava un bambino, con parole lente, sicure, voce piana, gli diceva: "Vedi tutte queste cose? Le ha create Dio, Dio ha creato noi,il Mondo..." ecc.
RispondiEliminaMi ha fatto impressione di brutto.
Non ne parlerei neanche, lo faccio perché me ne devo liberare. Dopo che è passato, comunque, del tempo per un episodio abbastanza banale, me ne ricordo ancora. Mi è rimasto troppo impresso.
Quella frase così decisa, scontata, quel suo modo di fare mi ha fatto sentire tanto topolino; è come se il Padreterno fosse un bambino un po' viziatello che si è divertito a creare noi come tante brave personcine (o formichine) che la domenica vanno al parco, poi ci ha dato anche lo spazio recintato per i cagnolini, l'area giochi per i bambini, veramente bravo. E noi acritici, ottuselli, camminiamo, giochiamo, parliamo, ridiamo, per la gloria di Nostro Signore.
Ancora adesso mi viene da vomitare.
Sono stato troppo timido e rinunciatario. Queste cose avrei dovute dirle a quella superficiale o interessata tizia. Avrei dovuto dirle: "mi scusi signora, non ho potuto fare a meno di sentire. Ma lei dimentica che molte persone non la pensano come lei e non sono certo degli idioti? Come parla lei li fa sembrare tali. La frase successiva al pargolo che sta imbonendo quale sarà? Sono tutti cretini quelli che non la pensano così? Lei dimentica le guerre di religione perché vari popoli e varie culture, con concetti diversi di Dio, hanno voluto imporre il loro modo di vedere agli altri? Lei dimentica le nefandezze che sono state commesse in nome di Dio o degli Dei da più parti e... oserei dire... in primis dai Cristiani? Lei dimentica che l'uomo ha una coscienza critica, non è un beota. Dimentica che il mondo non è fatto solo di parchi e cagnolini, ma c'è fame, ingiustizie,menzogne, abusi, violenze? Qualcuno ha creato anche queste cose. Glielo vogliamo spiegare al pargolo e, semmai, spiegargli anche perchè? O meglio... lasciare in pace il pargolo anziché fargli il lavaggio del cervello e rimandare il tutto a quando sarà più in grado di farsi una sua opinione?"
E invece niente, me ne sono stato zitto, dando implicitamente ragione, e mi rode, alla signora. Ero anch'io uno di quei beoti creati da Dio per giocare al gioco dei "giardini pubblici". E ora niente... me lo devo tenere. Neanche questo sfogo rimette a posto le cose. Quando una cosa è persa è persa, non la puoi reimpastarla. Quella signora... non mi ricordo neanche che aspetto avesse...
Dovrei solo essere particolarmente fortunato, o aiutato da Dio (non meschino e conformista di certo), e trovarmi una volta a sentirle dire le stesse o simili cazzate a qualche altra anima innocente cara alla spiritualità divina e alla ragione umana ma, evidentemente, non alla signora grigiovestita fisicamente e mentalmente.
Tra l'altro la signora svilendo tutto nell'ovvietà, ha mortificato e annullato quel senso di misterico e di poetico che è sempre stato in ogni luogo e in ogni epoca, prerogativa delle religioni.
RispondiEliminaUna vera macelleria della normalità.
Non ci posso pensare, molto più devastante di proclami o integralismi più gravi, ma più immediatamente riconoscibili