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Rumore di passi nei giardini imperiali.

E' l'ultimo libro pubblicato da Alberto Liguoro
Genere: Fantascienza

"..in un tempo indefinito e in luoghi indefiniti, in una nuova dimensione al di fuori del tempo e dello spazio, alcuni uomini e donne vivono una nuova Odissea."


domenica 23 dicembre 2012

COSE NOSTRE

I 2 Maro’ Onorevoli – SONO D’ACCORDO con Ignazio! VISTO CHE ‘STE COSE SUCCEDONO SOLO IN ITALIA. Non dico in America (non ne parliamo proprio), ma nel Belgio, in Danimarca o a Singapore, li avrebbero sì portati a casa, ah! Non certo con 500mila, ma manco 50mila € (tra l’altro tra una cosa ed un’altra, ‘sto divertissement sarà costato anche 1 milione) dei contribuenti (il fatto è che in Italia si sa, c’è la fama internazionale dei pecoroni per cui si paga sempre e questo espone tutti gli italiani all’Estero ad enormi rischi, ma questa è una parentesi, e poi non c’è la regola generale di “non mettere mai le mani nelle tasche degli italiani” nelle dichiarazioni, e “metterle sempre” nei fatti concreti? Ma anche questa è un’altra storia); dopo, però, li avrebbero presi, giustamente, a calci, belli tosti e solenni, lì dove non batte il sole [altro che patrioti (per caso? Macché!) per convenienza]. Qui invece… red carpet… Però il trattamento ha da essere uguale per tutti, eh! Allora faccio presente quanto segue: Ieri mattina io, da una mia finestra, scusatemi l’emozione e il tremore nel raccontarlo, sparando per scherzo con un vecchio fucile caricato con cartucce che mi aveva fornito la segretaria di Pierluigi Toscani, credendo, quindi, che fossero cartucce per stampanti, ho fatto secchi due netturbini. Ma non s’è fatto apposta, eh! Ora mi aspetto, e so già che non sarò deluso, che Napolitano mi riceva al Quirinale e mi abbracci baciandomi su tutte e due le guance, che Monti si intrattenga, cazzeggiando, con me al telefono, ma soprattutto che La Russa mi proponga come Senatore. A questo, proprio, ci tengo molto, Igna’! E non stare a sentire i soliti detrattori. Già me li immagino: “ma quali sono i suoi meriti… quali sono i suoi meriti?” Mo’ di’ la verità, 2 colpi sparati con cartucce per stampanti e zac! 2 morti stecchiti! Con tanto di cappello ai 2 maro’, pure loro, per carità, non ci scherzano, ma questa sì che è mira! E non mi meriterei di fa’ l’onorevole? Veramente mi ero scoraggiato, volevo desistere ad un certo punto. “Forse è solo fortuna… - mi sono detto – non è questione di una buona mira. Magari ci riprovo altre cento volte e non li becco manco di striscio…” Ma mia moglie mi ha fatto ragionare: “ Beh… se loro che sono stati arrestati per un grave delitto da un’Autorità Straniera, hanno avuto un trattamento migliore di una Rossella Urru o di un Modesto Di Giacomo che erano stati rapiti dai banditi stranieri, tu dovresti almeno avere un trattamento migliore di un Giovanni Battista Pinna o Giuseppe Soffiantini, rapiti dall’Anonima Sequestri nostrana.” Beh… mi ha convinto. Lo merito, credetemi, quello scanno al Parlamento; ho tanto sofferto per quello che è accaduto.

giovedì 20 dicembre 2012

PRIMO SCIVOLONE ESTERNO della FIDANZATINA

Intervistata dal prestigioso Washington Post, presa dall’emozione e dalla voglia di fare bella figura, ha finito con lo strafare. Ha dichiarato che è pronta a rivestire il ruolo di first lady e, a tale scopo, si è fatta carico di un rapido e consistente studio di aggiornamento su questioni politiche. “Ah bene! - le hanno detto – Allora, che ne pensa dello SPREAD?” “lo SPREAD è una truffa. – Ha affermato lei – Infatti, recentemente il Tribunale di Milano ha condannato 4 grandi banche straniere per truffa nei confronti del Comune di Milano.” Si riferiva, probabilmente, a qualche altra cosa, ad ogni modo l’intervistatore da vero gentleman ha glissato. “Nel caso, quale sarebbe il suo modello di first lady?” Le ha chiesto. “Nel caso dovesse realizzarsi il mio desiderio, il mio modello sarebbe Jacqueline Kennedy” è stata la risposta. E va bene, anche se è vagamente jettatorio. Sul suo rapporto affettivo: “mi ama come un diciottenne – ha dichiarato – e anche io mi sento attratta da lui, come una quindicenne.” Fin qui ci può stare, per quanto statisticamente durano poco questi amori tra teen-agers. Quello che proprio non andava detto, e che ha abbattuto il consenso, è stato: “Lui è fidanzato con me a tempo perso, ma ama soprattutto l’Italia.” La buona fede e l’intento costruttivo sono straripanti. Tuttavia (siamo sempre in Italia) immediate le polemiche. Secondo alcuni c’è un’altra donna, come c’era già stato sentore in altre occasioni. Ci sarebbe cioè una misteriosa signorina Italia che lui ama più della propria fidanzata ufficiale, che tutti, cronisti e politici si sono scatenati nel tentativo di rintracciare, con un impegno e una grinta degni di Sherlock Holmes, e, invece, magari ce l’hanno sotto gli occhi. Questo sì, sarebbe un bel guaio in un fidanzamento, per altri versi, così bello e dolce. Secondo altri questo sarebbe un indizio che lui intrattiene il rapporto con la fidanzata nello stesso modo con cui ha fatto il Premier fino a qualche anno fa. Lui stesso, infatti disse “faccio il Premier a tempo perso”. In tal caso ci sarebbe il serio pericolo che questo fidanzamento faccia la stessa fine che ha fatto il suo premierato. Ma probabilmente è stato solo un po’ prematuro buttare l’intervistata ad murenas, come si suol dire.

mercoledì 21 novembre 2012

ULTIMISSIME

Risolti in un sol colpo i gialli dei petardi di Via Arenula e del sequestro Spinelli. La Magistratura, che come argutamente osservato dal ministro Severino, ha “più mezzi”, ha scoperto che all’interno del Ministero della Giustizia c’era Schettino che si era recato al Ministero della Marina Mercantile per mercanteggiare, appunto, sulla propria pensione, ma aveva sbagliato strada, e trovandosi facendo, aveva sbagliato pure portone, infilandosi nel Ministero di via Arenula. Salito all’ultimo piano, era rimasto un po’ spaesato perché aveva incontrato la Mussolini che era andata a registrare la 150a versione del “diario segreto” di suo nonno, trovato da Dell’Utri in mezzo alla collezione di francobolli di Gasparri, che non se ne era neanche accorto; l’aveva preso per un catalogo dell’Ikea. L’Alessandra nazionale aveva appena saputo che, alle primarie del PdL , si presentava, come 350° candidato, anche Sallusti, trascinando nella sua scia tutti i detenuti delle Case Circondariali italiane. “In queste condizioni è impossibile farcela. – ha esclamato – Meglio sarebbe se il nostro padrone riprendesse lui in mano le redini della situazione!” E ha fatto un passo indietro, senza guardare chi c’era alle sue spalle. A questo punto Schettino, per non essere travolto, ha fatto, a sua volta un passo indietro, andando ad urtare inavvertitamente due persone che erano dietro di lui, provocandone la caduta e cadendo a sua volta sopra di loro. Trattavasi di tali signora Pagano e signor De Martino che, dopo aver definitivamente risolto il problema della camorra a Caserta e a Napoli, per premio erano stati distaccati al Ministero e addetti alle intercettazioni telefoniche e ambientali, appunto, del rag. Spinelli. Svolgendo tale attività avevano scoperto che basista del sequestro era proprio la moglie di Spinelli, all’insaputa del marito e d’accordo con Ghedini, per spillare soldi extra al già tanto generoso Cavaliere che, notoriamente era “culo e camicia”, come si suol dire, col ragioniere (al quale di tanto in tanto prestava anche qualche Olgettina che gli cresceva). “Ma come! Non hai messo in lavastoviglie anche i bicchieri dove abbiamo sorseggiato il margarita io e te? Ma va là… non ci credo. E’ troppo da stupidi!” Diceva l’avvocato. “E’ proprio così. Lo giuro! Mi dispiace. E’ stata una distrazione… “ ribatteva, contrita, l’altra. “Caspita! E dire che… non avevano niente in mano.” A questo punto, apriti cielo! Ma Pagano e De Martino, giulivi, che si aspettavano una promozione, sono stati, invece, degradati a lavavetri del Ministero, allora hanno fatto anch’essi un passo indietro, ma non sarebbero caduti se non fosse stato per Schettino. Essi tapini! Ignoravano che per sottrarsi a Schettino, dovevano farne due di passi indietro. Sono stati, quindi travolti; a questo punto dalla borsetta della Pagano, caduta a terra, sono spuntati due o tre candelotti che la signora si era portata con sé, dal precedente incarico, perché “non si sa mai”. Schettino li ha visti e li ha scambiati per accendini; siccome si era proprio allora messo tra le labbra una sigaretta ed era alla ricerca di fuoco, non gli è parso vero; ne ha acceso uno, non si era accorto di nulla e stava procedendo ad accendersi la sigaretta, quando i due malcapitati travolti, che erano ancor sotto di lui, hanno urlato in coro “attento! E’ un petardo!”. Schettino, allora, finalmente ha capito, e qui si è riscattato, con felina rapidità ed arguzia ha buttato il petardo da una finestra aperta che, provvidenzialmente era nei pressi, salvando forse 100, 150 impiegati. Poi tutti insieme hanno buttato gli altri petardi dalle finestre aperte per liberarsi delle prove del delitto e, lentamente, senza correre, si sono allontanati dalla scena del crimine. Schettino voleva buttarsi a sua volta dalla finestra, poi ci ha ripensato e ha preso l’ascensore perché “non si sa mai”. Uscito dal Ministero, con grande senso di responsabilità e di umiltà, si è chiesto “dove mi trovo?”. La storia degli 8 milioni, poi, effettivamente è una bufala. Non è stato pagato nessun riscatto. 8 milioni sono la taglia che il Cav. incazzato come una iena, ha messo, e Briatore ha contribuito con 500€, per fare luce piena sui sequestratori; ora, tecnicamente andrebbero ai magistrati e agli investigatori che hanno risolto il caso. Ai quali vanno, comunque i nostri vivissimi complimenti per la precisione e rapidità nella soluzione delle due vicende trattate, davvero intricate e difficili, quasi impossibili.

domenica 14 ottobre 2012

Lancio un messaggio nell’universo cosmico o un sasso (col messaggio appallottolato intorno) in piccionaia: vorrei conoscere Gaetano Di Vaio e Peppe Lanzetta. Referenze: NAPOLI. Contatti: "Alberto Liguoro" su Google - email: albertoliguoro@libero.it