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Rumore di passi nei giardini imperiali.

E' l'ultimo libro pubblicato da Alberto Liguoro
Genere: Fantascienza

"..in un tempo indefinito e in luoghi indefiniti, in una nuova dimensione al di fuori del tempo e dello spazio, alcuni uomini e donne vivono una nuova Odissea."


giovedì 31 gennaio 2013

ANOMALIA ITALIANA (una delle tante)

ANOMALIA ITALIANA (una delle tante) Non avrei nulla contro insegnanti, presidi e rettori di scuole o di università cattoliche. Scuole e Istituti di questo tipo esistono anche in Inghilterra, America, Francia, Spagna, Germania ecc. come si apprende dai media, si vede dai documentari, film ecc.; dove però hanno una incidenza assolutamente minimale rispetto all’Istruzione in generale. Lì operano però in un contesto di lealtà e parità con la scuola laica; qui invece c’è uno sbilanciamento, un’anomalia, appunto; una cattiva applicazione del principio, teoricamente giusto, della Libera Chiesa in Libero Stato (e dobbiamo ringraziare in modo particolare i Patti Lateranensi di mussoliniana memoria, rimasti sostanzialmente immutati in epoca craxiana per lavarsi, in un certo senso, la cattiva coscienza, derivante dai motivi che ben conosciamo grazie alle inchieste giudiziarie, che non è il caso qui di rivangare). Il problema, come al solito, è l’Italia. Il preside o rettore di istituto cattolico italiano, che promuove il censo e l’obbedienza, piuttosto che il sapere (come ho avuto modo di constatare direttamente), che calibra le rette in modo da armonizzare il business, il controllo sugli allievi e le famiglie e l’elusione dell’IMU, che promette anche sistemazioni post scolastiche (senza che debba poi, necessariamente, mantenere le promesse, basta l’effetto, tranne casi particolari) non mi sta bene. Perché? Non ho nulla contro la Religione Cristiana alla quale appartengo e alla quale, a modo mio, mi attengo (vado a messa di rado, ed è un po’ di tempo che non ci vado, seguo solo il sacramento della Comunione, perché mi interessa il rapporto con Dio, non mi interessa il Potere; tanto per dirne una, ricordate la costrizione dei popoli aborigeni, liberi, abitatori del grandi spazi, costretti a convertirsi, a soggiacere al dominio e alle regole della Chiesa, per la gloria di chi? Della Chiesa, non certo Dio. Dio ha già avuto la sua gloria nel momento in cui li ha creati). Dunque non è per insofferenza religiosa che il clerical-insegnamento non mi sta bene. Dovrebbe cambiare nella qualità, nella correttezza, nella consistenza, abnorme, esagerata in rapporto alle altre scuole, ed allinearsi a come è la situazione in altri Paesi a noi omologhi, perché così com’è attualmente, non promuove la cultura, se non in modo sciatto e vago, non valorizza il merito, ma il leccaculismo e questi sono gravi danni per il Paese e per le singole intelligenze che, nella società civile, serpeggiano, come vere e proprie energie, scariche elettriche, in attesa solo di trovare quel contatto che provochi una benefica espansione; per la gloria del Signore, questa volta, non per quella del potente Stato della Chiesa (di potere ne ha già in modo spropositato di suo, al contrario di quello che Gesù Cristo voleva), il ricchissimo e invasivo Stato Città del Vaticano, niente affatto arginato, o insufficientemente arginato dal nostro debole Stato, per come i nostri Governanti l’hanno voluto, si potrebbe dire dall’Unità d’Italia, ma certamente dall’avvento del Fascismo ai nostri giorni, quello che è oggi il nostro degradato, disincantato, semiconfessionale Stato della Repubblica Italiana.

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